20.9.06

perchè i gay sono tutti così gay?

esiste un modo di essere gay? beh, chiaramente la risposta non può che essere negativa: esistono mille modi, mille forme, mille versioni tante quante sono le persone.
ognuno ha il suo, chi checca, chi uomo, chi camionista, chi fashon, chi serio, chi signorina...il mondo è bello perchè vario e di gay ce ne sono un sacco.
e allora perchè amici mi chiedono "perchè voi gay siete tutti così....GAY?"
domanda interessante, direi!
da dove si può iniziare a rispondere?
magari dal fatto che i gay che non sono "così gay" sono delle velate, qualcuno represso, qualcuno talmente normale nel suo essere persona che passa addirittura inosservato.
e allora perchè siamo ancora tutti così gay? perchè anche la persona più normale di questo mondo dopo un po' che frequenta locali ed ambienti diventa "così gay"?
beh, probabilmente è una questione di adattamento naturale:così come ogni tanto capita di notare che il cane, in qualche modo, un po' assomigli al padrone, o come quando ci si chiede eprchè quei due migliori amici sono così simili fisicamente e in tutto...allo stesso modo più uno frequenta determinati ambienti e persone che fanno uso di una determinata ironia, più acquista certi modi di fare, di dire, un certo umorismo ben preciso, che è quello mordace e spesso acido degli ambienti gay.
insomma, se ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare, ad andare con la checca si impara a scheccare!
ora, al di là delle banalità e luoghi comuni...screditiamo questo mito: i gay non sono necessariamente così gay come vengono dipinti.
sicuramente più uno fa un certo percorso di menefreghismo nei confronti dei pregiudizi e delle critiche distruttive degl altri, più sviluppa un certo cinismo e un certo distacco formale che lo portano ad affrontare le situazioni e le persone con un non so che di gayo.
chi non affronta questo percorso, non necessariamente acquista queste "doti".
quindi l'ironia mordace e talvolta sadica dei gay non è un requisito necessario per essere omosessuale; chiaro che più l'ambiente circostante ci cresce in un sistema di edu-castrazione, più alto sarà il numero di persone costrette ad affrontare un percorso di uscita dale strutture morali e di valore imposte.
ma tutto questo temo sia più una elucubrazione della mia mente, l'ennesimo parto fantastico del mio sistema nervoso centrale, che la realtà.
non è forse, molto più semplicemente che nella costruzione della propria persona e del proprio ruolo nella vita tendiamo a cercare dei modelli, delle immagini, delle realtà che ci appartengano? ecco, quello che più comunemente succede ai gay è, invece, la necessità di adottare un modello, un'immagine di sè non tanto che gli appartenga, quanto più alla quale appartenere. insomma, non si cerca di costruirsi attorno ad un'immagine di sè quanto piuttosto di costruirsi sull'immagine che gli altri (chi?) hanno del gay.
c'è bisogno di appartenenza, di sentirsi ok, di essere dentro un gruppo, una realtà, di appartenere a qualcosa. nel momento preciso in cui si scopre di non essere parte del mondo etero allora la logica vuole che uno, necessariamente, debba diventare parte del mondo gay...e come meglio diventarlo se non acquisendo tutti i tratti più tipizzati del gay?
ne risulterebbe allora che i gay sono tutti così gay solo perchè il mondo che li circonda li vuole così? probabilmente sì, probabilmente sì.
quando si parla di paura del diverso, avete presente? ecco, la paura del diverso vuol semplicemente dire "abbiamo paura di qualcosa che non conosciamo, che non possiamo fare entrare in qualche dannatissima categoria congitiva".
benissimo, allora forse è più un problema di percezione e non di essenza.
spostare la domanda da "perchè i gay sono tutti così gay" a "perchè i gay SEMBRANO tutti così gay?" potrebbe essere un ottimo inizio.
altra ottima cosa potrebbe essere ripensare alla domanda come: "perchè gli omosessuali sono tutti così gay?".
e qui il discorso si fa nuovamente interessante.
sottile distinzione tra omosessuale e gay dove omosessuale indica puramente un orientamento sessuale, una preferenza; diversamente gay qui indica un modo di essere che quindi comporta un life-style. se viene pensata in questi termini, la questione assume proporzioni completamente diverse poichè la domanda di partenza, a questo punto, risulta ora o una domanda in qualche modo tautologica (ovvero la risposta diventerebbe "beh, i gay sono tutti così gay perchè sono gay!"); oppure una domanda che denoti una certa quale ignoranza della realtà, nella quale non tutti gli omosessuali sono gay, dove esistono maschi omosessuali non gay, dove esistono, a questo punto, lesbiche gay e donne eterosessuali gay, maschi eterosessuali gay e via di questo passo fino magari a dire che, perchè no, esistono donne femminili e donne effemminate, maschi virili e maschi mascolini e via di questo passo fino a giungere alla complessità della questione che fondamentalmente è : esistono più di sei miliardi di persone al mondo, ognuna fatta tutta un po' a modo suo. credo che in fondo esista solo questo, e basta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo pezzo potrebbe TRANQUILLAMENTE averlo scritto Carrie Bradshow! :D

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