29.12.08

Please don't divorce us

Israele è tornato a farsi sentire, forse riparte la terza intifada, forse no, forse schiattano un po' tutti e basta...il sistema economico mondiale sembra sull'orlo del tracollo, in verità grazie a tutti gli occulati investimenti cinesi, al momento tutto si regge su di loro e quindi siamo al sicuro! (davvero, non è una battuta!).
Il Silvio nazionale si sta facendo i gran cazzi suoi e sembra di vivere alla vigilia di un golpe. Recrudescenze di violenze (fisiche e verbali) fasciste abbondano di giorno in giorno.
Ciò nonostante, l'unica cosa che mi va di segnalare oggi, così, per noia, presumo, è questa campagna su flickr delle coppie gay californiane che si erano sposate e ora con un referendum rischiano di perdere quel poco che avevano ottenuto.
A me l'idea è piaciuta. Tutto il resto, onestamente, mi dà il vomito.

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/matrimoni-gay/1.html

11.11.08

Inquietante

Rileggevo il messaggio del post di ieri..."...ho il cazzo doppio e grande.."
IL CAZZO DOPPIO???????????????????
cos'avrà voluto dire??
Inquietante la cosa. il cazzo doppio rispetto a qualcosa? allora ci vorrebbe un termine di paragone.
doppi del mio? e che ne sa? doppio rispetto a una lattina di red-bull? terribile! doppio rispetto alla media? uhm....concetto alquanto vago, quello di media...
altra ipotesi: ho il cazzo doppio. Punto. Cioè: ho due cazzi! incredibile. Sempre più inquietante...peccato che la sega in cam, a me, non piaccia per nulla, altrimenti avrei anche accettato solo per dirvi, poi, che cosa voleva dire il nostro sconosciuto.
Ma resterà un mistero.
(Se qualcuno ha altir suggerimenti, sono smepre ben accetti!)

10.11.08

Giusto per non sbagliarsi

Entro nel mio omo-profilo virtuale e trovo un messaggio nuovo (evento degno di nota! n.d.A.).
Ve lo posto perché direi che merita...

"assolutamente da scoparci..senza pretese di vedere viso, solo puro sfogo animale di orgasmo..puro divertimento..ti farò gridare dal piacere..ho troppa voglia di segarme cn te in cam..te va de trasgredire cn me? [qui c'era il contatto msn della persona, che ometto per motivi di privacy, n.d.A.] (mio msn)
ho il cazzo doppio e grande..e un culo ke te farebbe sbavare..nn resti deluso fidati..aggiungimi..divertiti cn me"

se non altro un tipo chiaro e senza mezzi termini...però sono cose che, almeno a me, un po' bloccano la digestione del caffè la mattina....mah.

8.11.08

tic tac fa l'orologio...

tic tac facevano una volta gli orologi con le lancette vere in sottile alluminio.
e facevano rumore gli orologi: chi più chi meno, però facevano rumore, accidenti! e questo era molto molto utile perchè almeno costantemente ci si ricordava che il tempo passa e non ritornerà. era un richiamo costante, involontariamente aiutava molto a non fermarsi, perchè chi si ferma è perduto, perchè ogni lasciata è persa e soprattutto perchè il tempo, lui che scorre lineare sempre avanti e avanti e avanti, quel signore lì, proprio lui, non ci aspetta e va avanti.
e io seduto sulla mia sedia di casa a fissare fuori dalla finestra l'unico sempreverde di questo parco, per non pensare che la vita è un continuo ripetersi ciclico delle cose, cercando di convincermi che è tutto un andare avanti, verso l'alto, ma fondamentalmente sempre uguale. e io sto fermo e seduto e penso che se avessi, invece di questo orologio digitale davanti a me, se avessi un orologio vero, non me ne starei qui seduto ad aspettare una telefonata che non arrivrerà, una telefonata di chi neanche mi conosce, di chi ancora non sa che ci sono, che sono qui e che vorrei essere con lui.
e sto fermo a pesare che devo cambiarmi e uscire, che fa bene prendere un po' d'aria. ma ci rinuncio e aspetto che il tempo passi senza fare nulla per chè mi aspetti, lasciando tutto al caso. che funziona molto bene, il caso, ha sempre funzionato benissimo, un artificio d'eccellenza. ma lento e questo ti frega. e il caso ho il suo, di tempo, non ha fretta e non prende mai la via più breve, ma sempre la più lunga e io che sono pigro mi ci faccio cullare aspettando. e dovrei essere già chissà dove e sono ancora qui sulla mia sedia ad aspettare una telefonata d'amore e un viaggio per un posto mai visto e l'abbraccio di un uomo che amo, che sarò io, a quel punto e la mia mano scrive ma vorrebbe prendersi cura di me. vorrei prendermi cura di me.
e aspetto il telefono
tic tac
è passato un altro minuto
spengo tutto.
vorrei conoscerti, ma chiassà quando.
chissà chi
dove
quando
te, a caso.
io, a casa.
e tic e tac il tempo va avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti.

20.5.08

Grande ritorno

Un grande ritorno sulle scene, in grande stile, senza parole ma solo con una canzonetta (perché sono solo canzonette, ricordatelo!) che questa sera l'amico Irish mi ha fatto ascoltare...già...the good times are killing me...e va bene così, e fuori piove come fosse ottobre ma non lo è, ed erano secoli che non tornavo a casa così presto e la maledizione dell'orologio biologico colpisce ancora, ancora, ancora...beata narcolessia.

8.3.08

Che figli di buona donna!



si, lo so, ultimamente comunico solo tramite viedo, però sto video è allucinante: l'ennesima conferma che a fare il militare o devi essere matto, o comunque ci diventi...
un motivo in più per rinforzare il mio sentimento anti-autoritario e non-violento.
che figli di puttana

2.2.08

Shit

merda Merda MERDA merDA MerdA merda merda merda Merda Merda MERDA merda MERDa MERDA merDA MERDa Merda MerdA mErdA meRda mERDa Merda merda Merda Merda Merda MERDA MERDA merda meRDa MerDa MerDA MeRdA merda Merda merda MERDA meRDa mErDa merda Merda MErdA meRDa meRda merda MERDA mERdA merda MErda merdA MERDa meRDa mErDa MeRdA merda Merda MerDA MERDa merDa meRDA

30.1.08

No comment

Mi rifiuto di scrivere qualunque cosa sui fatti di questi giorni, sugli interessantissimi discorsi e sulle cagate che volano a destra e a manca.
Vi risparmio banalità su banalità dette e ridette, trite e ritrite e mi limito solo a postarvi questo link, perché questo sì che è importante e merita una visita e magari una sottoscrizione.
Buona visione.

www.unaltrastoria.net

21.1.08

Ultim'ora

"Se ci sarà da votare sulla fiducia voteremo contro. L'esperienza di questo centrosinistra è finita". Lo dice il leader dell'Udeur Clemente Mastella in una conferenza stampa.

Per fortuna è finita l'agonia anche per il resto della coalizione di doversi piegare ai capricci di un pingue bue senza dignità.

L'Udeur, ha spiegato Mastella, lavorerà "con tutte le forze che saranno disponibili a prendere in mano la bandiera della libertà e della giustizia senza le quali non c'è politica che non sia avvilente pratica politicante".

Da che pulpito, una frase detta da uno stronzetto il cui partito, con un totale dell'1,4% dei voti, senza quindi superare lo sbarramento (al 2%), accede comunque al Parlamento in qualità di "miglior perdente" (ex legge elettorale...); dicevamo, da uno che con risultati elettorali del genere riesce a farsi dare il Ministero di Grazia e Giustizia...da che pulpito!E per fortuna lui disdegna la pratica politicante...già...e intanto la sua roccaforte istituzionale è tutta sotto processo. Dovrebbero essere in carcere da mò, lui e i suoi, per ricatto immorale alla Nazione.

20:12 Palazzo Chigi, Mastella non si è fatto trovare per due giorni

A Palazzo Chigi immaginavano che da Mastella sarebbe arrivata una "sorpresa". Fonti della presidenza del Consiglio sottolineano che per due giorni il leader dell'Udeur non si è fatto trovare da Prodi. Anche la lettera di Mastella a Prodi è giunta a Palazzo Chigi dopo le agenzie di stampa con la notizia dell'uscita del Campanile dalla maggioranza.

Che comportamento da persona adulta! Ma il giochino di "sono arrabbiato e voglio mollarti, ma non ti rispondo al telefono..." non è accettabile nemmeno da un ex-moroso/a al termine di una storia, forse si faceva a 14 anni...ma dai...che cose infantili...lui sulla sua scrivania che spegne il cellulare perché "quei cattivoni non sono stati solidali con le mie sofferenze..." ma vergogna, brutto pingue bue senza palle! Dopo tutto il latte che hai succhiato da questo governucolo...questi atteggiamente non te li puoi permettere, ma proprio no!
E intanto dalla CEI si rincara la chiamata alle armi per la crociata dei cristianucci bistrattati.
Scusate, vado a cercare il passaporto, un volo decente per Montréal e controllo un po' i corsi di Letteratura alla McGill. Perché l'esilio volontario sembra l'unica soluzione accettabile, ogni giorno, di più.

PS:
le citazioni sono tratte dal sito di Repubblica, ore 20.50...



"yesterday was dramatic,
today's worse;
tomorrow'll suck:
thank God,
I'll be dead
for the day after."

Italia mia




Va bene che la sentenza ha statuito (grazie comunque all'operato di magistrati discutibili...) che Cuffaro non è un mafioso, ma ha favorito solo indirettamente Cosa Nostra, lui, lovero piccolo sprovveduto che non aveva idea di raccontare informazioni riservate ad amici e conoscenti collusi...fatto sta che le informazioni le ha passate e per ora gli hanno dato 5 anni, ma c'è sempre l'appelo.
Di contro tutti i suoi amici, il partito e i suoi più accaniti elettori hanno fatto cordone attorno a lui difendendolo a spada tratta e difendendo la sua posizione di eterno governatore della Sicilia.
Sotto processo, riconosciuto colpevole, quanto meno, uno, per onestà intellettuale, soprattutto se sa veramente di avere la coscienza a posto, dovrebbe dimettersi per dar modo alla giustizia di fare per bene il suo corso senza tutti gli impicci che la posizione di Presidente di Regione comporta. Invece lui, come tutti i suoi maestri politici gli hanno ben insegnato, non molla la presa dal suo seggiolone e ci si gongola ridacchiando. Come Andreotti, Berlusconi e via dicendo con la lunghissima fila di nomi che vi risparmio, tanto già li conosciamo tutti.
Poi c'è il caso Mastella e moglie, e anche lì...che schifo! Fa veramente venire il vomito l'idea che un Paese sia governato da una classe politica che, dai livelli iù bassi a queli più alti, è peritissima nell'esercizio del clientelismo, dell'abuso d'ufficio, della corruzione...perché non è un sistema politico basato sul principio del "do ut des", manca la responsabilità politica diffusa dei politici, mancano sistemi di controllo e tutto si risolve in un giro di marchette mutuamente tollerate e praticate. Manca un'ideologia, manca una teoria programmatica, manca qualunque vero elemento politico: il nostro è un sistema anti-politico per definizione, e intanto tutti fanno i loro porci comodi a spese dei cittadini, a spese del futuro dei nostri figli e nipoti, a spese della gente onesta che purtroppo ancora si fida nei paroloni reotrici e altisonanti che qualche stronzo vomita dai palchi.


"Italia mia, benché 'l parlar mio sia indarno
a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sì spesse veggio,
piacemi almen che' miei sospir sian quali
spera 'l Tevero e l'Arno,
e 'l Po, dove doglioso e grave or seggio."
Petrarca, Rime, CXXVIII

11.1.08

Tormentoni estivi

Ammetto che la cosa sia un po' fuori tempo massimo, soprattutto perché fuori ci sono tipo 5 gradi e piove quella pioggia bastarda, quella sottile che ti fa sentire tutto umidiccio e il giorno dopo ti svegli con 45 di febbre, il naso intasato e le ossa che ti implorano di risparmiare loro quelle atroci sofferenze e di farla finita al più presto, che tanto neanche un mezzo tonnellino di Tachipirina potrebbe salvarti. Ecco, le condizioni atmosferiche sono più o meno queste.
Mentre io esco da una mattinata passata tra tabaccai che hanno il Totobit fuori uso e non riescono a stampare marche da bollo, Internet point con la linea inattiva o il provider fulminatosi nella notte, barboni che mi prendono a pugni sulla spalla in piena via Zamboni urlandomi "Sei di Forza Italia, te? Perché se sei di Forza Italia, ti stermino, io, hai capito?!", con tutto che avevo il giaccone in fustagno color corda, quello original anni '80 del cugino Paolo, e la faccia interamente avvolta nella sciarpona in patchwork che pesa un chilo e mezzo (astuto acquisto fatto in Thailandia, il famoso Natale 2002, quando con 40 gradi all'ombra io cercavo bancarelle che vendessero sciarpe, guanti e maglioni da poter indossare subito al mio ritorno nel Vecchio Cotinente...).
Così, vista la mia giornata fortunata mi sono rinchiuso al TRENTAGHEI,dal momento che mi hanno chiuso la mitica VIAACRI.
Detto ciò, mentre leggevo allegramente le teorie di Dworkin sull'intelaiatura protettiva del diritto (che cosa avrà voluto dire? non l'ho ancora capito, ma lo devo capire entro domani, sapete, per la famosa storia della tesina di Filosofia Politica che alla fin fine sono riuscito a concordare) mi è venuto in mente il mitico tormentone di quest'estate col quale il TRIO PIOPIO ha martoriato i coglioni ad amici, parenti, collaboratori, colleghi, nuovi amichetti e sconosciuti di passaggio davanti al 37.
Attenti a questo video, causa dipendenza e ossessione...una volta visto, altro che la "...canzone che mi passa per la testa...", a Kitty Cat (così si chiama...) lo "zum zum zum" di Mina gli fa un baffo... (e come direbbe Leo Ortolani: "Cat...baffo...avete capito? bah, Spartani..." liberamente adattato da "299")

6.1.08

NON comprate quel libro, piuttosto ve lo presto!

Il titolo, per la verità, prometteva molto bene: "Suicidi falliti per motivi ridicoli". Per non parlare della casa editrice: "Coniglio Editore".
Voglio dire...un titolo del genere, un libro edito da una casa con tale nome: uno come minimo si aspetta qualcosa di spettacolare, si aspetta di aver scovato una di quelle piccole chicche che di solito nelle librerie si trovano negli scaffalini, in fondo a tutto, dietro a pile e pile di altri volumi più o meno noti.
Purtroppo non è sempre così e questa è proprio una di quelle volte in cui mi sono sbagliato.
Il libretto è una raccolta di racconti, niente di pretenzioso. L'idea doveva essere, da quello che si intuisce, una sequela di sit-com letterarie dove i vari protagonisti, rappresentanti di un'umanità più che variegata, annoiati o disperati o semplicemente perduti nei meandri delle imprevedibili svolte della vita, decidono di farla finita.
Dissacrare così anche il gesto estremo, il sublime atto di liberazione, è un'idea non poi così originale, ma se pensata bene, è un'operazione che riesce sempre a sollecitare il sorriso.
Guardare in faccia alla soluzione finale, credere col protagonista, fino alla fine, che sicuramente arriverà la libertà, grazie a quel gesto estremo e invece, sfiga nella sfiga, non riuscire nemmeno a farla finita, schiavi del destino, beffarda ironia della sorte. Questo, dovrebbe, in teoria, essere la riuscita dell'esperimento, della dissacrazione del rituale libratorio del suicidio.
Purtroppo, i giovani (?) autori di questa antologia sono terribilmente scadenti!
Non tanto per lo stile, per quanto nella maggior parte dei casi sia una scrittura pedante, contorta e poco luminosa; ma proprio per la dinamica dei polts.
NON si può scrivere un racconto per dissacrare il suicidio, per prendersi gioco del protagonista, se alla fin fine il Nostro non riesce nel suo tragico intento solo perché il destino gli riserva un'epifania buonista.
Insomma...i vari personaggi rinunciano al suicidio solo perché dopo vari tentativi falliti capiscono QUANTO è BELLO VIVERE!

Ma anche no! Voglio dire...tutta quest'atmosfera buonista è pesante, noiosa e priva il lettore del gusto di ridere in faccia alle sfighe. Soprattutto perché le trame si snodano in ambienti e situazioni che vorrebbero essere provocatorie, sfidare la morale, andare a vedere, con compiacimento divertito, dietro le porte di casa, le perversioni e le piccolezze che ciascuno nasconde nel proprio intimo. Ma allora, non si può fare finta di entrare, con maliziosa cattiveria, nelle menti tristi delle persone, per poi scadere nel buonismo, questo no!
L'unico racconto che vale veramente la pena di essere letto è "La premeditata fine del figlio fobico". Questo racconto è la storia di un ragazzo panofobico (che ha paura di qualunque cosa). Questa paura gli rende impossibile vivere, mouversi ecc ecc. Le varie fobie sono presentate con uno stile scorrevole e divertente, il racconto in prima persona funziona benissimo e soprattutto si salva dal buonismo finale. La salvezza arriva alla fine, in verità, non perché il protagonista fallisca nel suo tentativo e rimanga imprigionato nella sua vita di fobie, ma solo perché il padre del ragazzo anticipa il suo gesto, lanciandolo sotto l'autobus. Insomma, in questo caso il suicidio fallisce perché si trasforma in omicidio.
L'unico racconto veramente che fa sorridere e compiace il lettore nella sua sadica ricerca di un sorriso di fronte alle sfighe degli altri.

Piacevole è anche "La gola del Sarchia". Un raccontino in cui l'occhio ironico del narratore fa sorridere e lo stile, per quanto gergale e poco fluido, riesce comunque a dare alla pagina scritta una qualche vita, una tinta quotidiana; soluzione aprezzabile che riesce nel suo intento di far sorridere, dando alla narrazione una venatura di realismo.
Per il resto...quei tredici neuri avrei fatto meglio a spenderli per prendermi una bottiglia di Jack e chiudermi in camera col tabacco e i miei film.
Non comprate quel libro, piuttosto ve lo presto io! (il che la dice lunga sul libro!)

4.1.08

NON guardate quel film!

Va bene che la Troma è un marchio di garanzia, va bene che lo splatter americano anni '80 è qualcosa di terribile, però c'è sempre un limite!
Ricordate di NON e dico NON guardare mai il film "SURF NAZIS MUST DIE"! è qualcosa di terribile: non è nemmeno abbastanza trash da fare ridere, quindi, se qualcuno dovesse proporvene la visione tenete a mente la risposta "Ma guardatelo te!".
Ammetto tuttavia che qualche trovata geniale la possiede, ma sono solo pochissime battute piazzate qui e là che non riescono a rendere il film interessante in alcun modo.
Peccato davvero, perché la Troma è riuscita a produrre dei cult come "Tromeo e Julliet" che è qualcosa di splendido...ma non sempre si riesce a fare solo dei capolavori.

Una frase che tuttavia merita: "Ve lo dico io perché non sono venuti quelli: quelli puzzano di cacca di gallina!" (...che offesa pesante...)

3.1.08

Le café

Giusto perché noi non siamo caffeinomani...
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