30.12.07

Guardando indietro...

A guardarci bene ho una strana sensazione: è come se quest'anno non fosse mai esistito.
Voglio dire, solo oggi, guardando per sbaglio un calendario, ho realizzato effettivamente che giorno fosse.
Siamo arrivati alla fine del 2007 (era ora!) e sto per uscire dal mio letargo annuale e ripigliarmi per bene, come tutti i santi anni. Ma la cosa sconvolgente è che oggi ho avuto un flash di quello che esattamente 365 giorni fa stava succedendo e all'improvviso mi sono reso conto che in verità dall'8 settembre del 2006 ad oggi non mi è successo nulla.
Per carità, di cose ne sono successe anche troppe in tutto questo tempo, eppure è come se il tutto fosse stato inghiottito da un immenso buco nero: come se avessi finito solo ieri il contratto in Arena, come se stessi per tornare a Bologna per la prima volta dopo la lontananza estiva, come se tutto il 2007 fosse stato un intero anno di nero.
Niente di tutto quello che è successo mi ha cambiato, come se fosse stato un anno totalmente inesistente; e un po' mi dispiace.
Mi dispiace perchè in verità è stato un po' l'anno delle svolte, in verità con tutto quello che è successo ci potrei scrivere una saga intera eppure ogni giorno mi alzavo sapendo esattamente a cosa sarei andato in contro, come se qualunque cosa fosse stata già scritta e soprattutto l'avessi già letta.
Niente mi ha stupito, nulla è riuscito a lasciarmi di sasso, a cogliermi di sorpresa, a farmi strabuzzare gli occhi. Nè nel bene, nè nel male.
il che un po' è cosa buona, perché se non avessi già saputo tutto prima che accadesse, beh...probabilmente ad un certo punto avrei veramente preso paura; e invece ad ogni rovescio della fortuna non sono mai riuscito a dire null'altro che "uh, lo sapevo..."

Penso alle domande che mi hanno fatto agli esami, domande che già sapevo che mi avrebbero fatto, alle quali ho sempre risposto con una prontezza da lasciare di merda pure me. Ma d'altronde, era dal pomeriggio precedente ad ogni esame che sapevo cosa mi sarebbe stato chiesto.

Penso a M. e a tutto quello che è successo tra noi e per quanto sia stato un susseguirsi di deflagrazioni laceranti, non riesco a non pensare come tutto abbia seguito lo schema che già sapevo, senza prendere alcuna nuova piega, senza deviare minimamente.

Penso al mio compleanno e a Pasqua e non posso non pensare a come, per tutto quel periodo, sono riuscito a dire solamente "c'era da aspettarselo". Penso alle giornate al buio, col cellulare che MAI ha avuto un sussulto e mi viene da sorridere perché in quei giorni MAI ho aspettato nè un messaggio, nè una chiamata.

Penso al lavoro in Arena e penso che sono stato anche troppo bravo a dirmi, tra me e me, ogni giorno a che cosa, esattamente, sarei andato incontro, riuscendo a reggere con gran sorrisi le situazioni psicologicamente strazianti e riuscire così a fare una stagione splendida in cui mi sono gran divertito nonostante C.G., TheBoss, e tutti i piccoli piccoli incidenti di percorso.

Penso al giorno in cui mio padre ha fatto l'infarto e mi sono svegliato alle 8 di mattina aspettando la chiamata da casa che è prontamente arrivata dopo ore...e penso che mentre correvo in stazione a Porta Vescovo mi ripetevo di fermarmi all'incrocio e prendere l'autobus che tanto col treno non ce l'avrei mai fatta a scendere. E penso alle due ore di attesa in stazione e mi rivedo seduto sulla fioriera e risento la vocina nella mia testa che mi dice "Oggi non ci sono treni, vai a chiedere in Cabina di controllo". E mi ricordo ancora la faccia allucinata del capostazione che mi dice "Ma lei dov'era? sono uscito ben 5 volte nelle ultime due ore per avvisare chiunque entrasse in stazione che oggi nel dipartimento di verona siamo in sciopero..." E io che gli sorrido dicendo "Ah, lo sapevo..." e me ne vado senza batter ciglio verso la Porta.

Penso a quando sono entrato nella casa nuova e la solita voce mi ha detto "C'è puzza di guai, scappa adesso, girati e torna indietro..." e invece sono rimasto lì aspettando serenamente che Otty se ne andasse di casa, che Daniela venisse a saccheggiare l'arredamento, che la vasca si sciogliesse e che dal soffitto del bagno iniziasse a filtrare l'acqua.

Penso a Ostuni, a quando ho visto A. e ho pensato che sarebbe successo e così è stato. Tutto naturale, tutto che scorreva proprio come avevo sentito e sono contento per loro perché mi fanno sorridere e mi aiutano a crederci.

Penso che per tutto avevo previsto l'ora, il posto, le parole...e penso che mi sta venendo da ridere tantissimo.

In un anno è successo TUTTO l'imprevedibile.
In un anno ho previsto TUTTO quello che è successo. E talmente bene, nei particolari, che nulla mi ha lasciato interdetto, ma ciascun giorno ha solo fatto si che quest'anno scorresse su di me come acqua piovana. E ancora adesso rido e mi ripeto "Lo sapevo".
Una cosa, però, l'ho imparata: ora almeno le mie intuizioni ho imparato a scriverle, giusto per avere la prova che dimostri che "Tanto lo sapevo". Che poi io, testardo come un asino, mi ostini a non prestare orecchio ai segni e prosegua sui miei passi fregandomene di quello che già so, credo che in verità sia una cosa giusta.
Perchè non mi voglio fermare davanti alle minacce o alle lusinghe ma ogni volta voglio credere che "Questa è la volta buona che mi sto sbagliando".
Un po' come con gli oracoli: loro ti dicono solo cosa succederà, ma non il come e per quanto possa sembrare possibile una vita d'uscita, sono proprio queste a far realizzare la profezia. Così altro non resta che, conoscendo il proprio destino, scegliere tra l'inazione e farsi vivere oppure tentare strenuamente di andare avanti, magari ignorando la profezia, per arrivare alla fine e poter dire "Beh, almeno ci ho provato..."
Forse la terza via esiste, ma ancora non l'ho scovata e intanto vado avanti a sbattere il naso da un muro all'altro, come una pallina da flipper, e tra un rimbalzo e l'altro me ne vado pian piano verso la mia meta e rido, e rido. e rido.
Forse a voi non sembrerà possibile, ma credetemi, io sono contento perché so che ci ho sempre provato (e tutto sommato qualcosa mi è pure riuscito! :-) ) e questo mi basta.
IO NON GETTO LA SPUGNA. Col cazzo che riuscite a cavarmi dai maroni!
ahah.
Beh, non mi resta che augurare a tutti un buon inizio!

27.12.07

Parliamo di lavoro

Hey! Ma perché non mi sono mai messo a scrivere plot per film d'amore? Devo ricordarmela come alternativa di lavoro valida, oltre naturalmente alla possibilità sempre aperta di andarmene a zappare i campi...già...ora me lo segno!

26.12.07

...spiazzante.

"Vedi, per quanto possa essere universale l'accordo attorno al fatto che sei dotato di un cinismo quasi spiazzante, resta il fatto che in verità non sai essere cattivo, ma ti limiti solamente all'acidità."

Grazie.
Toccato nell'intimo.

Non so essere cattivo, dice. Mi consolerò con la mia acidità.

La Renna della Mamma



Il peluche che la mamma,da piccola, non ha mai avuto!

Buongiorno...

Di ieri sera, non ho alcun ricordo...eravamo al Cavò e poi...? Vuoto, questa mattina mi sono svegliato sul mio letto, ancora sbronzo, ancora vestito come ieri, ancora...boh..nessun ricordo, forse è meglio..nessun ricordo...
Eppoi questa roba....MA COS'è????????

www.silviamazzau.eu

era la profe di inglese del liceo...generazioni e generazioni di fanciulli...beh ma ohi! e va bene che tutti hanno diritto ad un blog, ce l'ho io, non possono averlo gli altri? però....e intanto non ricordo un cazzo di ieri sera...chissà chi ho molestato...però ricordo che c'era la LELE e....ILGIANNINI e...qualcun altro? Non ricordo....buongiorno.

23.12.07

Accadde domani

Natale in casa Rizzi 2006.

L'Ante-vigilia

Io ero ancora a Bologna, pronto per partire alla volta di Sambo.
Sull'autobus, stracomo di gente che le corriere del mattino che portano giù gli studenti da Roncà-Sangio-Montecchia gli fanno un baffo, mi squilla il cellulare. Dopo un'abbondanti cinque minuti passati a trafficare con lo zaino, la tracolla, la tasca del tipo vicino a me, le mie borse, l eborse delle signore che mi stavano davanti e chi più ne ha più ne metta, riesco a prendere in mano il mio telefono, vedo chemi sta chiamando un numero sconosciuto, ma che riesco a localizzare come un numero di San Bonifacio, quindi pigio il testino verde e rispondo.
Dall'altro capo della linea, mio padre: "hey, allora, quando torni...ecc ecc...?"
"Uhm, io sto andando in stazione ora, ci sentiamo dopo, quando sono partito...ma da dove mi chiami? è il numero dello zio, questo?"
"No, no, perché? sono a casa..."
"Ah, vabbè..."
Viaggio tutto tranquillo, nei limit del possibile sulla Bologna-Brennero il 23 dicembre.
Arrivo in quel di San Bonifacio, entro in casa e provo a chiamarmi sul cellulare dal telefono di casa: si scopre che alla nostra linea non corrisponde più il nostro soltio numero ma un altro numero, chissà quale...
Tra un bagolo e l'altro alle 15 del 23 dicembre, riusciamo a scoprire a chi corrisponde il numero, in realtà, e metterci in contatto con la famiglia attraverso un giro incredibile di telefonate (questi sono i pochissimi momenti in cui ringrazi dio di abitare in un posto così piccolo che riesci ad ottenere il numero di cellulare di chiunque in sole 5 mosse!). L'altra famigliola ci dice che in effetti loro sono due giorni che hanno il telefono muto e hanno fatto la segnalazione ad Infostrada, il loro operatore, e che tutto dovrebbe sistemarsi, hanno solo scambiato il doppino al terminale, ma hanno già inoltrato la segnalazione e il tecnico si è già avviato.

Ore 17,30.

Squilla il telefono di casa. è il tecnico che mi dice di essere sul posto e che ora scambierà i doppini e rimetterà in linea correttamente le prese.
"Oh, sia lodato dio!" rispondo io "Guardi, ci mancava solo questa storia, la vigilia di Natale! Ma quindi ora scambia i due doppini e riattiva anche la nostra linea, giusto?"
"Uhm..." risponde lui un po' perplesso "veramente qui dalla Telecom mi hanno segnalato solo un numero da controllare, che è questo che ho chiamato, e devo operare solo su questo...comuqnue, guardi, in queste settimane hanno fatto un sacco di macelli in giro, pensi un po' che è successa la stessa cosa ad un mio caro amico, Angero, quello che ha il negozio di ricambi auto..."
"Ah, ma dai! Angero, certo, certo! conosco molto bene, sono un caro amico del figlio, abbiamo la stessa età, eravamo a scuola assieme!"
"Ah, ma dai? lo conosce? EH, com'è piccolo il mondo...beh, anche a loro gli avevano scambiato la linea del negozio e può figurarsi sotto Natale che problemi non hanno avuto..."
"Eh, immagino si, si figuri noi, il giorno prima della Vigilia!"
"Beh, senta...io anche se non ho ricevuto nessun -via a procedere- dalla Telecom, il scambio e riattivo anche il vostro, che tanto sono già qui e non mi costa nulla, qual è il suo numero?"
"045....beh...grazie, grazie davvero!!!"

Dettaglio: Come operatore abbiamo Infostrada, la quale noleggia la gestione del doppino solo fino alla centralina, perché Telecom si è riservata la gestione esclusiva degli allacciamenti e degli ultimi 10/20 metri di doppino, conclusione? Per un problema come il nostro ci dovevamo rivolgere alla Infostrada che inoltrava la questione alla Telecom che inviava il tecnico in loco...


Dopo quella telefonata, il telefono è diventato completamente muto, internet si è disconnesso ed è stato l'inizio della fine. Dopo un po' di ore, chiamo dal cellulare il servizio Infostrada e dopo una buona mezz'ora di telefonata riesco a parlare con un operatore che mi dice che in effetti gli risulta che il disservizio legato al nostro numero è segnalato già dal 22 mattina alle 9.05 però non risulta ancora inoltrato alla Telecom, quindi provvederà subito.
Quello fu l'ultimo istante in cui riuscii a parlare con qualcuno: da quel momento in poi, che io usassi il mio cellulare, quello di mio padre o quello di mia madre, una voce pre-registrata mi avvertiva che il disservizio segnalato era in fase di soluzione e che saremmo stati ricontattati al più presto. Rabbia e fastidio.


La Vigilia.

Mi alzo per orari decenti (saranno stete le nove, non più tardi) e me ne vado bel bello in cucina a fare colazione, dove trovo mia madre che cucina.
"Allora, tuo marito è fuori?" le chiedo.
"è andato a prendere Crlo in aeroporto a Bergamo che arriva alle 9.30 da Bruxelles..."
"Ah, bene, speriamo che non ci siano problemi perché senza telefono sarà un po' un casino in sti giorni..."
Detto fatto: squilla il mio cellulare. -Parents-
"Hey, dimmi papà!"
"Eh, io sono qui, ma hanno messo l'aereo di Carlo in ritardo di due ore...prova a sentirlo, chiamalo e senti se sa qualcosa..."
Ma io avevo praticamente sputtanato tutti i soldi il giorno prima a chiamare l'Infostrada e proprio una chiamata Italia-Belgio da cellulare a cellulare non sarei mai riuscito a farla. Poco dopo mi arriva un sms del fratello che dice grosso modo: "Ci hanno già fatto fare il check-in e siamo qui ammassati davanti al gate, però sembra che per ora ci sia qualche problema, perchè non rispondete, non c'è nessuno a casa?"
Ma il telefono di casa non squilla, non funziona...gli rispondo di farmi sapere appena partiva che lo avrei detto al padre e poi mi rimetto a cainare contro l'Infostrada.

Ore 12.

Carlo Bruxelles: "Qui ci hanno detto che è da ieri sera che non atterano aerei a causa della nebbia e quindi non ci sono nemmeno per partire, ci fanno uscire a piccoli gruppi, recuperare il bagaglio e ci rimobrseranno il biglietto, guardatemi se mi trovate un treno da Charleroi a Parigi o un volo dal National..."
Leggo il messaggio e penso...guardatemi DOVE?!?
Andrea: "Caro fratello, lì non ci sono gli aerei, qui non c'è il telefono, non c'è internet e tuo padre è a Orio-al-Serio convinto che tu stia arrivando, corri in stazione che di solito c'è un treno ogni ora per Parigi..."
Torna il padre da Bergamo, distrutto e si svacca sul divano.

Ore 16.

Carlo Bruxelles: "Sono tornato in città, mi fermo a fare la notte con Xavier e ho preso un biglietto per il Taliss (?) da Brx a Pg e poi il TGV da Parigi a Milano, arrivo alle 22, mi venite a prendere?"
Andrea: "Va bene, a domani! Buon Natale"

Natale.

Carlo Brx: "Sono partito, sono in viaggio, sto morendo di fame già adesso, ci sentiamo dopo!"

Ore 12.45
Chiamata da Carlo Brx.
"Hey, allora, Buon Natale, sei arrivato a Parigi? Ora, alle 14 hai il TGV?"
"Si, senti, Andrea, una cosa...sul Taliss mi hanno rubato lo zaino...avevo dentro il pc, tutte delle cose: libri, regali, pangrì...tutto, ora sto firmando la denuncia qui alla Polfer francese...dillo a i tuoi, ci sentiamo dopo."
MERDA!

"Mamma, siediti, per favore..."
"Oddio, cos'è successo?!"
"Mmmm...a Carlo hanno rubato lo zaino sul treno...ora è a Parigi, tra un'ora riparte..."

Vi lascio immaginare la scena!

Niente telefono, niente famiglia riunita, niente più zaino.

Buon Natale!


Epilogo: fortunatamente il buon Carlo non ebbe più intoppi e giunse con ritardo di solo 45 minuti in Centrale a Milano dove eravamo il padre ed io ad aspettarlo e alle 23.59 del 25/12/2006 riuscì a varcare l'ingresso di casa. Bel Natale di merda, as usual! Per quanto riguarda il telefono, solo il 27 riuscii a famri mettere in contatto con un operatore che insultai fino alla morte e minacciai violentemente, dandogli un utlimatum: "Se entro 4 ore il mio telefono non funziona, vi distruggo con una causa per inadempimento contrattuale, danni morali e materiali e via dicendo..." Sarà stata fatalità, sarà stato che il centralinista sembrava un poverino un po' impaurito...ma comunque dopo solo due ore riavemmo la nostra linea telefonica perfettamente funzionante.

21.12.07

Tori e checche

Nell'indimenticabile "Full Metal Jacket" tra le tante frasi geniali ce n'è una che, più delle altre, mi ronza in testa oggi (cito a memoria...): "Dal Texas vengono solo due cose, tori e checche. E tu non mi sermbi un toro, quindi il cerchio si restringe!"
Io sono appena tornato a San Bonifacio, un ridente postaccio infossato in pianura, verso le basse veronesi, circondato da campi e campi e campi (mele, cigliegi, viti, grano, mais e via dicendo...).
A San Bonifacio ci sono solo due cose: Ferroli e Grena.
Ferroli è una grandissima impresa che produce caldaie e condizionatori e tutte quelle cose lì.
Grena è un'impresa più modesta, anche se comunque molto importante, che produce qualcosa di estremamente utile per tutto il circondario: Grena produce concime organico...merda.
E questo la dice lunga sul posto...che ne pensate voi di un posto dove metà dell'economia gira attorno ai campi, un terzo attorno alle caldaie e il restante attorno alla merda?
Ulteriore considerazione...avete presente cosa succede alle fogne quando c'è la bassa pressione? Tipo che tutti i tanfi e l'aria mefitica iniziano a salire verso l'alto e inondano le zone attorno ai tombini, avete mai notato?
Provate ad immaginare cosa può succedere quando la bassa pressione, in inverno, si abbatte su un paesotto patria di un'impresa che produce concimi organici...se non ci riuscite ve lo dico io: per tutto il paese, da un'estremità all'altra, da una frazione all'altra, ovunque!!! nell'aria si sente solo puzza di merda!
La cosa è tanto caratteristica che nel tempo si sono coniate espressioni abbastanza idiomatiche come"Senti che spussa de grena che ghè" (trad. it. "Senti che puzza di Grena -leggi merda!- che c'è") e cose del genere.
Ora ditemi voi, quant'è bello vivere a San Bonifacio! Eppoi la gente si scandalizza se la gente di qui è affetta da svariate disfunzioni mentali.
Con un paese dove almeno una volta al mese l'unico odore che si sente nell'aria è puzza di merda, che cosa vi aspettate?
E ora esco a fumarmi una sigaretta aromatizzata dai liquami di Grena, buona serata a tutti!

Meningite

Pandemia di meningite in Veneto! Il focolaio sembra essere a Conegliano, nel trevigiano, comunque...
Per quanto io mi sforzi di essere in buona fede e politically correct, non riesco a togliermi un dubbio dalla testa.
Sono anni che noi ci si batte contro il Veneto bianco e nero e che si cercano le soluzioni per cambiarlo da dentro, ma fin'ora, per quanto ci siamo impegnati un po' tutti, i risultati erano sempre stati fallimentari...fascisti sono (gli altri veneti, non io! :-P) e fascisti resteranno...allora la seconda ipotesi: ma perchè non facciamo la rivoluzione? (Risposta: perchè ci vuole organizzazione e al momento siamo troppo disorganizzati...)
Terza strada che da sempre si ipotizza: sai che bello sterminare un po' di gente e ripopolare questi posti con gente mentalmente più stabile e sana?
E qui entra in gioco il dubbio...che la vendetta divina sia entrata in lavoro e questa meningite altro non sia che una sana pulizia etnica (come l'AIDS lo era stato per gli eroinomani e i gay, il vaiolo per i nativi americani ecc ecc...), iniziata naturalmente nel postaccio peggiore di tutto il Veneto, patria di fottuti leghisti e Gentilini vari ecc ecc, ovvero il trevigiano? Mah, perché no? Noi intanto speriamo, con un po' di sano cinismo, che questa epidemia di meningiti faccia un po' di pulizia contro le teste de caso del Veneto...sperém...
Ma le nostre speranze erano malriposte: sembra che anche questo meningococco di tipo C (molto aggressivo e circoscritto...) sia un po' leghista. Infatti ha fatto fuori, per ora, un senegalese e un ragazzo di origini greche, mentre il tipo che oggi è finito in coma, pur essendo di famiglia trevigiana da generazioni e molto nota a Conegliano, ha un cognome che non è per nulla veneto...insomma... anche i virus, in Veneto, ce l'hanno con gli stranieri...

20.12.07

I like cheese!!!

Pigne nel cervello

La domanda alla quale siete chiamati a rispondere è la seguente: "Ma la gente, ha le pigne nel cervello?"

Il problema: il penultimo esame che mi manca è quello di Filosofia Politica e per sostenerlo bisogna scrivere una tesina su un argomento concordato in preceenza col docente. Per concordare l'argomento bisogna andare a ricevimento (lunedì, dalle 15 alle 16 nello studio 15 del Dipartimento di Storia e Istituzioni in Palazzo Hercolani...). Lunedì sono arrivato in dipartimento e mi sono avviato verso lo studio, che di solito è più vuoto di uno studio vuoto.
Lunedì quasi non si riusciva a camminare per tutto l'ammasso di gente che c'era.
"Scusate, chiedo timidamente ad un capanello di studentesse ammucchiate in un angolo buio della sala, siete qui per De Gennaro?"
"No, no!" rispondo loro con solerzia "Noi abbiamo l'esame con Gozzi, lo studio di De Gennaro è là in fondo..."
"Ah, grazie!"
E me ne vado avanti tranquillo a passo spedito, tranquillizzato dall'idea che tutta quella gente fosse lì per Gozzi e che quindi io me la sarei cavata in pochissimo tempo. Di fronte allo studio dell'Antonio, tuttavia, ci sono almeno una quindicina di persone, tra cui un'amica.
Mi avvicino col sorriso di quando devi fingerti interessato alla vita degli altri solo per scoprire se interferirà coi tuoi programmi o meno, e sfoderando il mio miglior tono amicale l'apostrofo "Hey! Ma guarda un po' chi si rivede! Come stai? Che esame devi dare?"
"Ciao! Tutto bene, dai...ah, beh, sono qui per De Gennaro! è il penultimo esame, speriamo bene, non ho neanche concordato la tesina...l'ho proprio fatta così e via, guarda...mi basta passarlo!"
"Uhm, lesame di De Gennaro? Ma ha messo l'appello oggi in orario di ricevimento?!"
"Sì, non lo sapevi? Dovevi andare a ricevimento a concordare la tesina?"
"Eh, si, cavoli...vabbè, vorrà dire che mi metto qui e aspetto che finisca l'esame e poi gli chiedo udienza..."
E così ho fatto, sono sceso in biblioteca e mi sono preso un paio di volumi della Arendt e mi sono seduto scomodo sul pavimento dell'atrio assieme agli altri e ho iniziato con pazioenza la mia lettura...tutto ciò alle ore 15.
Quando alle 18.30 mi rendo conto che mancano ancora 6 persone, che il dipartimento aveva chiuso dalle 17, che la Facoltà chiude alle 19...ho accettato la dura realtà: non sarei mai riuscito a parlare col profe e quindi decido di fare l'ultima cosa che mi resta. Tra un esame e l'altro in intruffolo nello studio del profe e con estrema cortesia gli espongo il mio problema, qui di segutio, vi riporto la conversazione.

"Salve, scusi...io ero venuto oggi per il ricevimento per concord..."
"Mmmmm...ah, lei era venuto per concordare la tesina per l'esame? Beh, noi siamo qui tutti i lunedì, venga lunedì prossimo, senza problemi, mi trova tranquillamente!"
(Lunedì prossimo è il 24 dicembre, la facoltà chiude dal 21 dicembre al 6 gennaio...)
"Guardi, lunedì prossimo è troppo in là per me e poi ci sono le festività e io devo partire, mi chiedevo se non fosse possibile avere appuntamento per domattina o mercoledì in giornata, compatibilmente coi suoi impegni, sia ben chiaro..."
"Guardi, mi chiami qui in studio e le saprò dire eccetra eccetra...Perché poi ci avviciniamo al Santo Natale, vero-o-no? e quindi se lei mi chiama qui in studio le so dire, vero-o-no?"
"Ma domani lei sarà qui in Facoltà?"
"Beh, non che la mia vita sia particolarmente movimentata, anzi! Al contrario è tutta routine quotidiana, non succede mai nulla, però non si può mai sapere, non si può mai dire eccetra eccetra, vero-o-no? Mi chiami quando vuole qui in studio e vediamo di accorarci..."
(Io penso: a maggior ragione, se non ti succede mai nulla nella vita, probabilmente sai già che domani sarai qui in studio tutto il giorno a fare nulla, giusto? quindi cosa ti costa tirare fuori l'agenda ora e fissarmi un appuntamento?)
"Sì, capisco...ma quindi lei proprio non ha idea se domani o mercoledì la riesco a trovare qui in studio?" (leggi: dimmi quando cazzo ci sei che vengo!)
"Non lo so...le cose, la vita, gli impegni, non si può mai sapere, vero-o-no? Senta, provi a chiamarmi e ne parliamo al telefono..."

Ma mi dico io, ma c'hai le pigne in testa?

Discorsi da autobus

Ieri pomeriggio me ne stavo andando bel bello a Lingue perché era giunto il momento che mi procurassi i libri per l'esame di francese (era ora, direte voi!).
Visto che la mitica Amelia (la mia superbici da passeggio) se n'è andata in vacanza (la signora: due settimane in Piazza Aldrovandi e poi ha deciso di fermarsi per un mesetto in Facoltà, almeno fino al 7 gennaio, dice lei...) ho dovuto prendere l'autobus. la linea migliore per arrivare in via Cartoleria è di sicuro l'11, ovvero l'autobus che saggiamente ho preso.
Alla fermata, ad aspettare con me, c'era una simpatica vecchina, di quelle bolognesi vere che dicono "soccia" e tutto il resto, che chiacchierava abbastanza animatamente con una signora rumena, probabilmente la sua badante/personal-shopper o qualcosa del genere; c'era un tipo rosso col barbone lungo, folto e tutto arruffato e due cinni (bambini, n.d.a.). Di tutti questi, a noi interessano solo i due bimbi.
Avranno avuto tra i 10 e i 14 anni, 14 a dargliene tanti accettando l'ipotesi che fossero entrambi un po' in ritardo con lo sviluppo, e non per l'altezza ma per la voce, i modi di fare, le faccine da latte etcetera etcetera. io non avevo assolutamente nulla da fare e il mio lettore mp3 si è fottuto e quindi non mi restava che ascoltare gli affari loro.
Uno dei due, il più sgamato, stava facendo un minuzioso resoconto all'amico sugli sviluppi della sua ultima storia d'amore che aveva chiuso il giorno prima perchè non c'era comunicazione e cose del genere e quindi ha spezzato il cuore alla sua amata. Finito il racconto, si ferma per un attimo in silenzio e poi torna a rivolgersi all'amico con queste testuali parole: "E te, col tuo UOMO, come va?"

SCUSA?????????!!!!!!!!!!!!


Voglio dire...avranno avuto...poco più di 10 anni!!!!!

La cosa divertente è che l'altro gli risponde "Beh, va tutto bene, ci vediamo..."
"Ma allora hai deciso, sei gay?"
"Si, si, quello è certo, non ci sono dubbi"
"Bene, però stai attento: entro Natale dovete assolutamente baciarvi! Perché è già un po' che vi vedete e dovete baciarvi al più presto sennò poi non sbloccate la situazione!"
"Si, lo so, hai ragione...."
"Eh, entro Natale, ricordatelo! E guarda che Natale è molto molto vicino...DOVETE BACIARVI!"
E poi ha iniziato a canticchiare una canzonetta di Mika...

Conversazione interessante, direi! Voglio dire...ci piacciono i bimbi sgamati così e fidatevi, non erano grandi, per niente!
Beh, il mondo va avanti, la gente inizia a fare le proprie esperienze sempre prima
e queste cose succedono...però devo ammettere che la loro conversazione mi ha lasciato per un attimo interdetto...e forse n po' felice per loro: il mondo non è tutta merda, ogni tanto succedono anche queste cose che un po' ti mettono il sorriso!

13.12.07

We WIsh you a Marry Christmas

Ma avete visto gli stacchetti pubblicitari di auguri di buon natale di MTV? Ammetto che siano un po' grotteschi...ma sono fantastici! Quello col tipo vestito con la testa di renna che prende fuoco? e l'altro con l'albero incendiato, la bimba a terra dolorante e tutto il resto...ma sono merdavigliosi! ci piacciono, ci piacciono!

9.12.07

...

[...]


Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

[...]

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

8.12.07

Mal d'amore

"SI può amare da morire, ma morire d'amore, no!" cantavano i Neri Per Caso, se qualcuno di voi se li ricorda.
Beh, oggi l'Università di Utrecht ha deciso che non è vero e ha dato le prove scientifiche che per il mal d'amore (una storia finita o la morte del patner...) diventiamo molto molto deboli e lo stress psicologico che la separazione ci provoca, amuneta di 5 volte le possibilità di morte.
Insomma, d'amore si muore, come nella più squisita tradizione romantica.
Comè tutto così poetico...morire d'amore...che cosa dolce!

5.12.07

Così è, se vi pare...

D'Alema parla ad un pubblico di studenti di un istituto superiore e tra le domande che gli rivolgono, curiosamente parte anche un interrogativo a proposito dei matrimoni omosessuali.
Dico curiosamente perché è cosa buona, nel senso...questi ragazzini sono gli adulti di domani e tutti i soliti discorsi retorici sul futuro e sull'importanza dell'educazione e sulle tendenze del cambiamento che si possono cogliere prestando attenzione alle esigenze dei giovani; quindi è curioso, ovvero positivo, che qualcuno di loro senza troppi scrupoli si preoccupi di sapere se un domani ci sarà posto finalmente anche per noi in Italia.
Domanda ancora più importante perché fatta ad un esponente di spicco di uno dei più grossi partiti della "seconda Repubblica" italiana, fingendo di crederci, che rappresenta una delle anime forti del neonascente Partito Democratico. Il valore aggiunto si spiega molto facilmente: questo è un momento fondamentale per avanzare pretese, diritti e richieste di status di vario tipo perché è il momento genetico di un teoricamente nuovo soggetto politico e, se c'è anche solo un minimo spazio per il cambiamento vero in Italia, è solo ora che è possibile pensare di fare qualcosa di nuovo, aggiungere un qualche tassello al discorso politico dei vari partiti con la speranza concreta che possa diventare realtà e non solo volanti parole.
Quindi brava brava la ragazza che ha preso di petto il Nostro e lo ha interrogato senza mezzi termini sulla questione delle coppie omosessuali.
Personalmente non sono assolutamente interessato al matrimonio, nè civile, nè religioso.
non sono interessato perché:
1) sono agnostico e quindi non credo assolutamente nell'istituzione religiosa del matrimonio, non credo nell'istituzione religiosa in sè, anche se riconosco che, da un punto di vista realista, le funzioni delle istituzioni religiose come strumenti di mantenimento dell'ordine politico nelle società hanno potenzialmente delle funzioni non indifferenti. Ma il punto non è questo: il problema è che non credo assolutamente che i miei rapporti di coppia necessitino in alcuno modo di essere sanciti, ovvero riconosciuti e fossilizzati, da un qualche istituto e nemmeno credo che il giuramento davanti ad un dio possa migliorera la qualità della mia relazione che anzi viene così pietrificata in un limbo che non appartiene alla nostra esperienza della vita dove tutto è in movimento, dinamico e ha un suo sviluppo (non sto dicendo che non credo all'amore per tutta la vita, solo che trovo stupido il tentativo di fare di tutte le cose del mondo una monade sempiterna...è irreale!);
2) a proposito del matrimonio civile alcune precisazioni: non credo al matrimonio civile per motivi strettamente ideologici e per motivi riconducibili a quelli già citati sopra. Per quanto riguarda le mie motivazioni ideologiche, il problema è molto semplice: il matrimonio (moderno!) è una tipica forma delle relazioni di stampo borghese, funzionale alla società capitalistico-borghese e dei consumi e quindi mi è inaccettabile pensare che una simile struttura possa essere funzionale a obiettivi diversi da quelli dell'ideologia capitalistica e via dicendo. ha un valore sociale, è vero, e soprattutto ha una funzione economica e ancor più è utile per inculcare per imprinting modelli di comportamento a-critici e leali al potere, ovvero è un'istituzione che asserve il ruolo non indifferente di generare l'idea di una naturalità dell'autorità costituita, attraverso una sottilissima ma viva similitudine famiglia/Stato, che è semplicemente folle e anacronistica...eppure è ancora così e la "Famiglia" è necessaria allo stato a generare implicitamente e inconsapevolmente negli individui un consenso nei confronti dell'autorità statale che troppo poco viene messo in discussione. il secondo ordine di perplessità è simile a quanto ho già detto a proposito del matrimonio religioso: non credo che il riconoscimento di un rapporto di coppia da parte di un'istituzione sia un elemento fondamentale per il rapporto di coppia stesso.

3) si apre ora il problema nei confronti del matrimonio in sé. Questo mi è inaccettabile perché prima di tutto è l'istituzione che unisce un uomo e una donna al fine di procreare. Io, gay, non posso in nessun modo sentire mio un istituto nato e modellato su due soggetti particolari, uomo e donna, perché questo istituto, prodotto storico!, non è sorto in relazione alle peculiari esigenze, interessi o dinamiche interne ad una coppia omosessuale ma è il prodotto della cristallizzazione delle pratiche di coppie eterosessuale e quindi, per definizione, non può essere in alcun modo un modello in grado di rispondere alle diverse esigenze di un rapporto omosessuale. in oltre, sempre collegato al problema della consapevolezza della storicità fonzionale di qualsiasi istituto sociale, bisogna sottolineare che le istituzioni sociali sono prodotti dell'interazione tra esseri umani e MAI entità oggettive, eterne e immutabili. ciò vuol dire che qualora le istanze della società dovessero cambiare, giustamente si devono modificare anche le istituzioni sociali che delle prime sono espressione. e se i matrimoni sono sempre più in calo mentre, e stiamo parlando solo di coppie eterosessuali, chiaramente, le convivenze e le c.d. "famiglie di fatto" sono sempre più in crescita, quello che dovrebbe essere il ruolo dello Stato è, una volta chiarito se questo cambio di preferenze sia dovuto a scelte libere o a impossibilità di scelta (leggi: bisogna capire se la gente convive senza sposarsi solo perché non ha i soldi per sposarsi oppure se, pur potendo, preferisce la convivenza al matrimonio...), recepire le dinamiche della società e a queste dare delle risposte. quindi probabilmente un buon numero di conviventi si sposerebbe, se avesse i soldi, e lo Stato in questo senso dovrebbe poter permettere con qualche macchinoso trucco finanziario di poter permettere a questi di percorrere la scelta matrimoniale. ma per quanto riguarda chi SCEGLIE di non sposarsi? se anche loro sono cittadini che lavorano sul territorio, votano, hanno tutti i doveri dei cittadini, perché gli devono essere privati quegli specifici diritti derivanti dalla scelta della vita condotta assieme?

ora il problema: per gli omosessuali la questione è ancora più a monte.
qui il problema della scelta non si pone nemmeno perchè la strada del matrimonio, ovvero la scelta della convivenza istituzionalizzata, ci è preclusa a priori! ovvero pur essendo cittadini come tutti, non ci è concessa la possibilità di praticare la libera scelta e siamo relegati in un limbo misterioso che condiziona le nostre esistenze in modo pesantissimo.
ci condiziona perchè non essendoci permesso il matrimonio, non ci è permessa l'entrata nella vita sociale non solo come coppie, ma nemmeno nel nostro essere omosessuali. questo ci porta all'invisibilità. perchè uno è omosessuale perchè nei rapporti di coppia ricerca persone dello stesso sesso, ma se l'omosessualità come dimensione possiblie della vita umana, viene esclusa dalla società, ne consegue una naturale invisibilità che cancella la possibilità di una vita serena, libera e il raggiungimento della felicità nella piena realizzazione di sé.
ci condiziona perché comunque le nostre relazioni non hanno nessuna validità di alcun tipo a livello giuridico ma solo intimo e personale e in qualunque situazione problematica, non essendo il nostro un sistema giuridico di common-law, la fattualità delle nostre relazioni non ha alcun valore davanti alla legge. tutto quello che una coppia ha messo nell'essere coppia all'improvviso non è nemmeno merda ma svanisce nel nulla.
il non riconoscimento istituzionale genera poi l'assenza di modelli di riferimento, impedendo così la possibilità di avere degli esempi davanti agli occhi che stimolino non solo l'accettazione più generale dell'omosessualità in tutti i livelli della società, ma soprattutto le modalità stesse della relazione intra-omosessuale che potrebbe così evolversi da quello che è ad un mondo di relazioni più sano, meno scopo-centrico e sesso-cratico dove emergano quella trama che corre invisibile di rapporti che si sviluppano secondo direttive più graduali (leggi: gente che si incontra nella vita vera e non solo sul web, gente che si conosce e si frequenta normalmente, gente che si tiene per mano per strada o conoscenze che non nascono in una scopata programmata in un parcheggio ecc ecc...).
per tutti questi motivi, quindi, pur non credendo nel matrimonio e non sentendolo, personalmente, come un istituto a me calzante, ritengo fondamentale che sia garantita la possibilità di scelta anche epr le persone omosessuali e soprattutto, l'escluderci è una discriminazione tout court che ha dei risvolti dannosissimi, quasi una forma di apartheid.
tutto questo per dire? per dire che su una questione così importante che,s e risolta, dimostrerebbe un cambiamento di rotta non oslo per la politica italiana, ma per l'Italia tutta sarebbe un ottimo segno di maturazione e di cresita sociale e via dicendo il nostro Ministro degli Esteri è stato invitato ad esprimersi e ha avuto i coglioni di dire che: "....non sono favorevole al matrimonio tra omosessuali perché il matrimonio tra un uomo e una donna è il fondamento della famiglia, per la Costituzione. E, per la maggioranza degli italiani, è pure un sacramento. Il matrimonio tra omosessuali, perciò, offenderebbe il sentimento religioso di tanta gente..." (sic!). Poi naturalmente il discorso proseguiva dicendo che è importante comunque percorrere la strada di altri riconoscimenti anche alle coppie omosessuali eccetra eccetra...MA VAFFANCULO!
punto 1: falsissimo dire che il matrimonio è vissuto come un sacramento dalla maggioranza degli italiani, BALLE! se così fosse, nonci sarebbe nemmeno un decimo dei matrimoni religiosi e soprattutto ci sarebbe un millesimo dei divorzi! la maggioranza della gente si sposa col rito religioso perché ha un fascino tutto so, perché è fico, perché si fa ma il valore sacramentale per i più, beh...BALLE!
punto 2: che cazzo te ne frega a te, uomo laico di Stato, se la gente religiosa si offende...tanto tu puoi aprire solo il matrimonio civile agli omosessuali e il sacramento religioso resta intatto! sai...separazione Stato/Chiesa...ma questa esternazione di D'Alema ci fa capire, purtroppo, solo una cosa: in Italia nessuna separazione, mai stata, impossibile...a destra o a sinistra...tutti cattolici, cazzo! siamo uno stato religioso, è chiaro, mi sembra! (non che non si sapessse già, ma un'affermazione del genere lo rende ufficiale, soprattutto se esce dalla bocca di D'Alema!)
punto 3: interessante convergenza verso una base comune: i valori cattolici e l'obbedienza al Vaticano. si sta formando il PD, un soggetto NUOVO dicono loro e come prima mossa mettono subito in chiaro che nuovo taglio vuole avere: l'ennesimo servo dei preti. VAFFANCULO! Bella convergenza al centro, grazie tante! se già prima i DS lasciavano alquanto a desiderare, tanto che per anni più che come Democratici di Sinistra, si sono comportati come la Destra nella Sinistra...ora che si sono messi coi Margheritini bianchi non ci resta che andarcene in esilio!


COSA ROSSA, aiutaci tu!!!!!!!!!!!!!!!!

4.12.07

...oggi va così

Oggi mi sono alzato bel bello tutto allegro e poi all'improvviso...LA PARANOIA!!!!
Niente di grave e fortunatamente una cosa gestibile, tutto sommato...però però. Quando ti prende così all'improvviso la mattina e paralizza tutti i tuoi pensieri su una sola questione che per sua natura non si può risolvere in alcun modo...beh, non è divertente, soprattutto se devi studiare circa un centinaio di pagine di RELAZIONI.
Comunque, il problema del giorno è: oggi mi sento terribilmente insicuro, cosa che ormai non succedeva da mille anni fortunatamente, e ho il terrore di fare delle cazzate, avrei bisogno di un piccolo pensiero, di un messaggio, di un gesto che potessero ridarmi fiducia in alcune cose...ma non ho nessun diritto di pretenderlo!
Il vero guaio è che non c'è nessun motivo per cui io mi debba sentire insicuro, non è successo assolutamente niente per cui io possa in qualche modo necessitare di una sicurezza in più.
è tutto normale, regolare, secondo i più normali canoni. Ma oggi va così, e io ho bisogno delle parole giuste e non le posso chiedere perché anche se ne ho bisogno, non ce n'è alcun motivo reale e se le chiedessi sembrerei un pazzo completo e quindi preferisco lasciare gli altri in dubbio sulla mia schizofrenia puttosto che sciogliere ogni riserva e darene una certezza!
Ora mi fumo una sigaretta e me ne torno a studiare o magari a letto o magari mi guardo un film...alla peggio mi vado a comprare del gin.
Ma sento che passerà, passerà.

3.12.07

Pensierini....

Mentre stavo mangiando in cucina mi sono reso conto all'improvviso di una cosa: ci piacciono da morire gli infissi blu! Nel mio mini-appartamentino del futuro ci voglio gli infissi blu come questi, ci piacciono da morire...hanno un non so che...ci piacciono e basta! e io li voglio! e li voglio! e ho detto che li voglio! (e anche il bagno lilla è merdaviglioso....sisi!!!)

Viva l'Italia!

Pensando in buona fede.
Probabilmente serve un'autorità che controlli le informazioni pubblicate sul web, probabilmente è bene che ci sia una forma di controllo sulle informazioni che si pubblicano e tutto ciò che ne consegue.
Dico "probabilmente", naturalmente, perché non ne sono molto convinto, anzi!
Da cosa nasce tutto? dalla proposta di legge Levi-Prodi che Grillo nel suo blog ci racconta in breve.
A voler essere allarmisti...quel che ne esce qui è l'ennesimo tentativo anti-democratico di bloccare la libertà di espressione e di comunicazione. Non è possibile fruire degli spazi del web in maniera libera? E perché?
Ora, io sono perfettamente consapevole del rischio che comporta lasciare a chiunque la possibilità di aprire un blog e scriverci sopra qualunque cosa....ma, e qui entra in gioco il ma.
1)il blog non è un sito di informazione, ma un diario personale nel quale ciascuno è libero di scrivere quel cazzo che gli pare senza mai la pretesa di fare informazione: i blog non sono giornali on-line, non sono riviste, non sono uffici stampa...visto che questa non è la pretesa del blog, perchè tentare, tramite losche manovre burocratizzanti, di inquadrarli in questo specifico "format"?
2) i problemi di diffamazione sono facilmente arginabili ugualmente anche senza la registrazione al ROC o cose del genere: se qualcuno diffama, il diffamato, come sempre, può querelare il diffamante e via dicendo, come in tutte le altre situazioni;
3) quando si apre una causa per diffamazione, bisogna sempre individuare il diffamante, qualcuno a cui attribuire la responsabilità della diffamazione e questo, pensato così, nei termini del web, potrebbe sembrare un problema ma non lo è: anche se il nostro blogger dovesse aver inserito dei dati falsi alla registrazione, è possibile ugualmente rintracciare l'ip dell'elaboratore dal quale l'utente digitava i post e risalire alla persona fisica in pochissimo tempo;
4) per la verità un'autorità competente in materia di web ecc ecc esiste già: sia la polizia postale che la guardia di finanza...quindi....che problemi ci sono? già esistono le forze dell'ordine che dovrebbero occuparsi della legalità del web.
Insomma, proprio non vedo buoni motivi che possano aver spinto a proporre questo disegno di legge.
Allora non mi resta che pensare male e provare ad avanzare qualche ipotesi che possa convincermi di più.
Primo passo: andare a vedere chi è questo Levi.
Giusto qualche nota biografica su wikipedia per capire di chi stiamo parlando. A prima vista sembrerebbe un tipo abbastanza a posto: uno che nel mondo dell'informazione giornalistica ci ha lavorato, uno che un po' di politica ne ha fatta, uno che qualcosa ne sa...va bene.
Ma allora resta il dubbio: per quale oscuro motivo si sente il bisogno di incasellare burocraticamente questo spazio libero di espressione e comunicazione?
Sapete cosa sembra? Sembrerebbe più che altro l'insana idea di un qualche Ministro delle Cominicazioni di un qualche regime militare sudamericano degli anni '70 o magari la censura mascherata da "prassi burocratica" di un qualche sistema autoritario...e la cosa ci puzza!
Voglio dire...a che pro chiudere gli spazi di comunicazione? già mancano gli spazi fisici per i giovani, e non solo, per incontrarsi e per comunicare (gli unici spazi d'aggregazione in giro per l'Italia, fuori dall'Emilia e qualche altro piccolo paradiso sono gli ORATORI!!!!).
Se poi si irregimenta anche il web, signori miei è la fine!
E capisco se i blogger fossero tutti piccoli giornalisti in erba che si impegnano a fare dell'informazione indipendente e via dicendo che rischia di diventare informazione fraudolenta, se non c'è una qualche (vaga!!!!!) forma di controllo....però i blog no, cazzo!
e anche quando uno riporta delle notizie...beh, comunque o passa il link sul quale le ha trovate, generalmente o comunque tende a citarne la fonte così anche i suoi lettori possono andare direttamente alla fonte ad appurare la veridicità delle riflessioni dell'autore...eppoi dai!
Come si fa ad avere paura dei blog? è come un dittatore che ha paura del dissenso...insomma...proposte del genere fanno pensare solo ad una cosa: "Qui c'è qualcuno con la coda di paglia, che ha paura che la gente parli." e non è bello!
già in Italia parliamo poco e dei mille e mille argomenti e tramacci e cose varie che avremmo da affrontare: fingiamo di non vedere, di non sentire, dimentichiamo, ci mettiamo il segreto di stato, facciamo gli omertosi e via dicendo.
Cazzo, già abbiamo un sistema di informazione che è tutto un programma e credo sia uno dei regimi informativi tra i meno liberi e più condizionati tra le varie democrazie pluraliste. se poi ci mettiamo anche ad oscurare gli spazi veramente liberi di comunicazione....beh...ragazzi miei siamo alla frutta.
cosa volete che vi dica? torneremo a farci le radio da noi! compreremo delle grandissime voliere con piccioni viaggiatori o ci metteremo a lasciare post-it appesi ai muri e alle porte delle case sperando che qualcuno li legga...mah!
solo una chiosa finale: io sono abbastanza convinto che prima ancora delle istituzioni (o forse al loro pari...ma non ne sono convinto) rappresentative, ciò che fa di una comunità, una realtà democratica è il livello di democrazia e libertà che c'è nel suo sistema informativo...e qui in Italia, ragassi...le prospettive non sono buone!

torno a studiare...certo che studiare le teorie delle RELAZIONI INTERNAZIONALI con 'ste minacce di censura nella testa...è un po' ridicolo e ti fa venire voglia di prendere un cazzo di Eurostar e andartene a Roma a chiedere conto al buon Levi del perché, cazzo, PERCHE'??????
Ma sono troppo pigro per farlo...

2.12.07

Sabato sera...

Solo due parola a proposito della serata di ieri (Covo con i djs del Plastic...)
1)Selezione un po' del cazzo, hanno aperto la sala moooolto tardi, mixaggio di merda e noia mortale, nonostante l'alcool assunto in precedenza;
2)Commento rivolto ad una tipa: "Ma chi è che ti fa il trucco, De Pero o Pollock?";
3)E non ero ubriaco: "Senti, io posso, va bene? Ho il TRACOFAGO e l'IKEA fusi assieme! " (trad. it. "Ho l'esofago e la trachea fusi assieme", probabilmente di fusi non ho solo quelli...)
Niente di che, insomma. Unica consolazione: avevo una camicetta stràfica (mi accontento di poco...).
ah, un'aggiunta: il Covo è un po' troppo un frociaio...non che la cosa ci disturbi, anzi, assolutamente indifferenti però che coglioni! Va a finire che ogni volta che uno esce si ritrova sempre le stesse facce attorno...ma non c'era tanta gente a Bologna? e soprattutto, dove sono tutti il sabato sera? Mah...

1.12.07

La prova dal Cuoco

La Clerici...segreto del suo successo in cucina? Qualcuno dice che è tutto merito del suo sapersi mettere sullo stesso piano della casalinga media e con quel suo fare tra l'infantile, il curioso e a volte lo sprovveduto fornisce a tutte le signore un American-dream cucito su misura per loro...ma secondo me c'è qualcosa di più...qualcosa che si spiega meglio con "La fenomenologia di Mike" di Eco, probabilmente...ma questa è solo un'idea partorita così...ci devo pensare su ancora qualche tempo...intanto mi rileggerò i "DIari Minimi", che fanno sempre bene...buona cucina a tutti!

Primo Dicembre


Da tutti noi a tutti voi...USATE IL GOLDONE!
Un amico due anni fa se ne andò a farsi una bella vacanza in Olanda. Naturalmente, prima di partire, da buon culacchione single, si era aperto vari profili in siti europei e olandesi e si era fatto il uso giro di amicizie virtuali e il programma di scopate coordinato con gli orari dei musei, il suo iter attraverso le città dei Paesi Bassi e tutto il resto. Uno dei ragazzi coi quali aveva "appuntamento" decide di incontrarlo in un locale, tipo disco, tipo bar...uno di quei localini tipici di quella zona: piccoli, col bar all'americana, qualche tavolo e spazio per ballare. I due si conoscono, sbevazzano (credo per la verità solo l'olandese visto che il mio amico in questione beve solo vino di quello buono buono buono...) e chiacchierano, quindi dopo essersi conosciuti un pochino decidono di andare a chiudere l'incontro in bellezza con una sana scopata.
Vanno in camera del tipo e iniziano coi preliminari, sale la tensione erotica e tutto e ad un certo punto, ben carichi, il mio amico fa all'altro "Hey, dove sono i preservativi?" e l'altro gli risponde "Io non uso i preservativi, qui in Olanda non lo usa nessuno, solo bareback..."
Uh?!? Com'è che nella civilissima Olanda non usano i goldoni? Mmmm..la cosa ci puzza alquanto e così il mio amico, avendo già deciso che la scopata se n'era andata a puttane perché lui si è già beccato a suo tempo la scottata e da allora MAI senza goldone, decide di approfondire.
"Ma scusa, e l'HIV, l'AIDS e tutte le altre malattie veneree? Voglio dire...il goldone mica serve solo per non mettere incinta nessuna, anzi! Ma non hai paura di beccarti qualche malattia?"
"Beh, qui la sanità passa tutto, i farmaci contro l'AIDS e anche gli anti-retrovirali che ormai sono efficacissimi e quindi non ce ne frega più un cazzo, se proprio mi becco qualcosa, posso sempre curarmi e non costa niente..."
"Beh, io sono italiano e a me la sanità non mi passa un cazzo, in più non me ne frega un cazzo del fatto che anche se mi becco qualcosa posso sempre curarmi: io non ho intenzione di passare i prossimi 40 anni della mia vita a imbottirmi di farmaci!"
Prende e se ne va...una scopata in meno...anzi, il Olanda non ha proprio scopato! Una vacanza senza rapporti occasionali, per certi gay non è una vacanza, e di fatti...però, se non altro, si è portato a casa la pellaccia sana e salva.
Fate sesso responsabilmente, usate il guanto!!
(Bene, ho anche assolto il mio dovere morale di diffondere il verbo e sono felice perché questa è una questione molto importante e ne va della salute di tutti, non è oslo una questione di rispetto di sé stessi, ma anche degli altri!)
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