26.11.07

saggezza popolare?

Ieri sera sono tornato a San Bonifacio, alla casa dei suoi di mio fratello (che sarebbero anche i miei genitori, ma misconosco sempre il parentado...). Giunto alla casa, la mamma aveva appena finito di fare un ottimo risotto al tasta sal (uno dei pochissimi piatti propri della nostra tradizione è proprio questo risotto con la carne macinata che però è completamente insapore, fatta eccezione per un vago gusto salino che a me piace da morire....). Ci siamo ingozzati tutti e quattro allegramente e al termine del terzo bis (si può dire? mah, vabbè, l'importante è che si capisca) mio padre, con la bocca ancora piena dell'ultima forchettata di risotto, inizia a battersi appena un po' le orecchie col palmo della mano destra: due colpetti all'orecchio sinistro e altri due a quell'altro. La Pia, nel vederlo fare questo gesto, esclama indignata: "Ma dai, Franco! Ma com'è possibile? Ma 'ndo sito cresù? Ma come te gai tirà su? Ma che razza di complimento schifoso!!!"
un dubbio nasce spontaneo: COS'AVRA' VOLUTO DIRE?!?
Il fratello ed io ci guardiamo con occhio un po' perplessi e cerchiamo di capire che cosa aveva fatto Franco di così scandaloso.
Dopo varie e insistenti preghiere ("Dai, papà, cos'hai fatto? Rifallo, dai, non abbiamo visto! E dai....") il Nostro cede alle lusinghe del suo pubblico e ripete il gesto con la mano sulle orecchie...ma purtroppo ancora una volta noi non cogliamo il sottile richiamo.
Al che la Pia, che si è resa conto della nostra perplessità ci traduce il gesto con la frase che mio padre mimava: "L'è cossita bòn, che me faria anca gli impachi 'nte le recie" (trad. it. "è così buono che mi ci farei addirittura gli impacchi alle orecchie!").
Grasse risate!
Avevo rimosso compeltamente questa espressione del dialetto veronese e voglio dire...in effetti...che razza di complimento è? perché, se un piatto è veramente eccezionale, uno dovrebbe farcisi gli impacchi alle orecchie? d'accordo, ha il uso significato, voglio dire, è come dire che è talmente buono che lo mangeresti sempre e ci faresti qualunque cosa...però non è un po' scabrosa l'immagine di uno che, appena assaggiato che so io un pezzo di coscia di pollo, trovandola veramente squisita, se la ficca nelle orecchie un po' per parte e quindi la copre con le garze sterili fissate con un cerotto?
insomma...non è propriamente il massimo, come complimento per una cuoca...eppure questa espressione è proprio un'esclamazione che si usava una volta da noi per esprimere il sommo apprezzamento per una portata...e intanto mi immagino mio padre a tavola che si ficca delle gran cucchiaiate di risotto caldo nelle orecchie preso da un'improvviso delirio gastronomico e non posso fare a meno di ridere....
saggezza popolare...mah...e ora scusate, ma devo assolutamente correre in bagno a cambiare l'impacco che ho alle orecchie perchè le verze si sono asciugate un pochino.

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