3.12.07

Viva l'Italia!

Pensando in buona fede.
Probabilmente serve un'autorità che controlli le informazioni pubblicate sul web, probabilmente è bene che ci sia una forma di controllo sulle informazioni che si pubblicano e tutto ciò che ne consegue.
Dico "probabilmente", naturalmente, perché non ne sono molto convinto, anzi!
Da cosa nasce tutto? dalla proposta di legge Levi-Prodi che Grillo nel suo blog ci racconta in breve.
A voler essere allarmisti...quel che ne esce qui è l'ennesimo tentativo anti-democratico di bloccare la libertà di espressione e di comunicazione. Non è possibile fruire degli spazi del web in maniera libera? E perché?
Ora, io sono perfettamente consapevole del rischio che comporta lasciare a chiunque la possibilità di aprire un blog e scriverci sopra qualunque cosa....ma, e qui entra in gioco il ma.
1)il blog non è un sito di informazione, ma un diario personale nel quale ciascuno è libero di scrivere quel cazzo che gli pare senza mai la pretesa di fare informazione: i blog non sono giornali on-line, non sono riviste, non sono uffici stampa...visto che questa non è la pretesa del blog, perchè tentare, tramite losche manovre burocratizzanti, di inquadrarli in questo specifico "format"?
2) i problemi di diffamazione sono facilmente arginabili ugualmente anche senza la registrazione al ROC o cose del genere: se qualcuno diffama, il diffamato, come sempre, può querelare il diffamante e via dicendo, come in tutte le altre situazioni;
3) quando si apre una causa per diffamazione, bisogna sempre individuare il diffamante, qualcuno a cui attribuire la responsabilità della diffamazione e questo, pensato così, nei termini del web, potrebbe sembrare un problema ma non lo è: anche se il nostro blogger dovesse aver inserito dei dati falsi alla registrazione, è possibile ugualmente rintracciare l'ip dell'elaboratore dal quale l'utente digitava i post e risalire alla persona fisica in pochissimo tempo;
4) per la verità un'autorità competente in materia di web ecc ecc esiste già: sia la polizia postale che la guardia di finanza...quindi....che problemi ci sono? già esistono le forze dell'ordine che dovrebbero occuparsi della legalità del web.
Insomma, proprio non vedo buoni motivi che possano aver spinto a proporre questo disegno di legge.
Allora non mi resta che pensare male e provare ad avanzare qualche ipotesi che possa convincermi di più.
Primo passo: andare a vedere chi è questo Levi.
Giusto qualche nota biografica su wikipedia per capire di chi stiamo parlando. A prima vista sembrerebbe un tipo abbastanza a posto: uno che nel mondo dell'informazione giornalistica ci ha lavorato, uno che un po' di politica ne ha fatta, uno che qualcosa ne sa...va bene.
Ma allora resta il dubbio: per quale oscuro motivo si sente il bisogno di incasellare burocraticamente questo spazio libero di espressione e comunicazione?
Sapete cosa sembra? Sembrerebbe più che altro l'insana idea di un qualche Ministro delle Cominicazioni di un qualche regime militare sudamericano degli anni '70 o magari la censura mascherata da "prassi burocratica" di un qualche sistema autoritario...e la cosa ci puzza!
Voglio dire...a che pro chiudere gli spazi di comunicazione? già mancano gli spazi fisici per i giovani, e non solo, per incontrarsi e per comunicare (gli unici spazi d'aggregazione in giro per l'Italia, fuori dall'Emilia e qualche altro piccolo paradiso sono gli ORATORI!!!!).
Se poi si irregimenta anche il web, signori miei è la fine!
E capisco se i blogger fossero tutti piccoli giornalisti in erba che si impegnano a fare dell'informazione indipendente e via dicendo che rischia di diventare informazione fraudolenta, se non c'è una qualche (vaga!!!!!) forma di controllo....però i blog no, cazzo!
e anche quando uno riporta delle notizie...beh, comunque o passa il link sul quale le ha trovate, generalmente o comunque tende a citarne la fonte così anche i suoi lettori possono andare direttamente alla fonte ad appurare la veridicità delle riflessioni dell'autore...eppoi dai!
Come si fa ad avere paura dei blog? è come un dittatore che ha paura del dissenso...insomma...proposte del genere fanno pensare solo ad una cosa: "Qui c'è qualcuno con la coda di paglia, che ha paura che la gente parli." e non è bello!
già in Italia parliamo poco e dei mille e mille argomenti e tramacci e cose varie che avremmo da affrontare: fingiamo di non vedere, di non sentire, dimentichiamo, ci mettiamo il segreto di stato, facciamo gli omertosi e via dicendo.
Cazzo, già abbiamo un sistema di informazione che è tutto un programma e credo sia uno dei regimi informativi tra i meno liberi e più condizionati tra le varie democrazie pluraliste. se poi ci mettiamo anche ad oscurare gli spazi veramente liberi di comunicazione....beh...ragazzi miei siamo alla frutta.
cosa volete che vi dica? torneremo a farci le radio da noi! compreremo delle grandissime voliere con piccioni viaggiatori o ci metteremo a lasciare post-it appesi ai muri e alle porte delle case sperando che qualcuno li legga...mah!
solo una chiosa finale: io sono abbastanza convinto che prima ancora delle istituzioni (o forse al loro pari...ma non ne sono convinto) rappresentative, ciò che fa di una comunità, una realtà democratica è il livello di democrazia e libertà che c'è nel suo sistema informativo...e qui in Italia, ragassi...le prospettive non sono buone!

torno a studiare...certo che studiare le teorie delle RELAZIONI INTERNAZIONALI con 'ste minacce di censura nella testa...è un po' ridicolo e ti fa venire voglia di prendere un cazzo di Eurostar e andartene a Roma a chiedere conto al buon Levi del perché, cazzo, PERCHE'??????
Ma sono troppo pigro per farlo...

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