30.12.07

Guardando indietro...

A guardarci bene ho una strana sensazione: è come se quest'anno non fosse mai esistito.
Voglio dire, solo oggi, guardando per sbaglio un calendario, ho realizzato effettivamente che giorno fosse.
Siamo arrivati alla fine del 2007 (era ora!) e sto per uscire dal mio letargo annuale e ripigliarmi per bene, come tutti i santi anni. Ma la cosa sconvolgente è che oggi ho avuto un flash di quello che esattamente 365 giorni fa stava succedendo e all'improvviso mi sono reso conto che in verità dall'8 settembre del 2006 ad oggi non mi è successo nulla.
Per carità, di cose ne sono successe anche troppe in tutto questo tempo, eppure è come se il tutto fosse stato inghiottito da un immenso buco nero: come se avessi finito solo ieri il contratto in Arena, come se stessi per tornare a Bologna per la prima volta dopo la lontananza estiva, come se tutto il 2007 fosse stato un intero anno di nero.
Niente di tutto quello che è successo mi ha cambiato, come se fosse stato un anno totalmente inesistente; e un po' mi dispiace.
Mi dispiace perchè in verità è stato un po' l'anno delle svolte, in verità con tutto quello che è successo ci potrei scrivere una saga intera eppure ogni giorno mi alzavo sapendo esattamente a cosa sarei andato in contro, come se qualunque cosa fosse stata già scritta e soprattutto l'avessi già letta.
Niente mi ha stupito, nulla è riuscito a lasciarmi di sasso, a cogliermi di sorpresa, a farmi strabuzzare gli occhi. Nè nel bene, nè nel male.
il che un po' è cosa buona, perché se non avessi già saputo tutto prima che accadesse, beh...probabilmente ad un certo punto avrei veramente preso paura; e invece ad ogni rovescio della fortuna non sono mai riuscito a dire null'altro che "uh, lo sapevo..."

Penso alle domande che mi hanno fatto agli esami, domande che già sapevo che mi avrebbero fatto, alle quali ho sempre risposto con una prontezza da lasciare di merda pure me. Ma d'altronde, era dal pomeriggio precedente ad ogni esame che sapevo cosa mi sarebbe stato chiesto.

Penso a M. e a tutto quello che è successo tra noi e per quanto sia stato un susseguirsi di deflagrazioni laceranti, non riesco a non pensare come tutto abbia seguito lo schema che già sapevo, senza prendere alcuna nuova piega, senza deviare minimamente.

Penso al mio compleanno e a Pasqua e non posso non pensare a come, per tutto quel periodo, sono riuscito a dire solamente "c'era da aspettarselo". Penso alle giornate al buio, col cellulare che MAI ha avuto un sussulto e mi viene da sorridere perché in quei giorni MAI ho aspettato nè un messaggio, nè una chiamata.

Penso al lavoro in Arena e penso che sono stato anche troppo bravo a dirmi, tra me e me, ogni giorno a che cosa, esattamente, sarei andato incontro, riuscendo a reggere con gran sorrisi le situazioni psicologicamente strazianti e riuscire così a fare una stagione splendida in cui mi sono gran divertito nonostante C.G., TheBoss, e tutti i piccoli piccoli incidenti di percorso.

Penso al giorno in cui mio padre ha fatto l'infarto e mi sono svegliato alle 8 di mattina aspettando la chiamata da casa che è prontamente arrivata dopo ore...e penso che mentre correvo in stazione a Porta Vescovo mi ripetevo di fermarmi all'incrocio e prendere l'autobus che tanto col treno non ce l'avrei mai fatta a scendere. E penso alle due ore di attesa in stazione e mi rivedo seduto sulla fioriera e risento la vocina nella mia testa che mi dice "Oggi non ci sono treni, vai a chiedere in Cabina di controllo". E mi ricordo ancora la faccia allucinata del capostazione che mi dice "Ma lei dov'era? sono uscito ben 5 volte nelle ultime due ore per avvisare chiunque entrasse in stazione che oggi nel dipartimento di verona siamo in sciopero..." E io che gli sorrido dicendo "Ah, lo sapevo..." e me ne vado senza batter ciglio verso la Porta.

Penso a quando sono entrato nella casa nuova e la solita voce mi ha detto "C'è puzza di guai, scappa adesso, girati e torna indietro..." e invece sono rimasto lì aspettando serenamente che Otty se ne andasse di casa, che Daniela venisse a saccheggiare l'arredamento, che la vasca si sciogliesse e che dal soffitto del bagno iniziasse a filtrare l'acqua.

Penso a Ostuni, a quando ho visto A. e ho pensato che sarebbe successo e così è stato. Tutto naturale, tutto che scorreva proprio come avevo sentito e sono contento per loro perché mi fanno sorridere e mi aiutano a crederci.

Penso che per tutto avevo previsto l'ora, il posto, le parole...e penso che mi sta venendo da ridere tantissimo.

In un anno è successo TUTTO l'imprevedibile.
In un anno ho previsto TUTTO quello che è successo. E talmente bene, nei particolari, che nulla mi ha lasciato interdetto, ma ciascun giorno ha solo fatto si che quest'anno scorresse su di me come acqua piovana. E ancora adesso rido e mi ripeto "Lo sapevo".
Una cosa, però, l'ho imparata: ora almeno le mie intuizioni ho imparato a scriverle, giusto per avere la prova che dimostri che "Tanto lo sapevo". Che poi io, testardo come un asino, mi ostini a non prestare orecchio ai segni e prosegua sui miei passi fregandomene di quello che già so, credo che in verità sia una cosa giusta.
Perchè non mi voglio fermare davanti alle minacce o alle lusinghe ma ogni volta voglio credere che "Questa è la volta buona che mi sto sbagliando".
Un po' come con gli oracoli: loro ti dicono solo cosa succederà, ma non il come e per quanto possa sembrare possibile una vita d'uscita, sono proprio queste a far realizzare la profezia. Così altro non resta che, conoscendo il proprio destino, scegliere tra l'inazione e farsi vivere oppure tentare strenuamente di andare avanti, magari ignorando la profezia, per arrivare alla fine e poter dire "Beh, almeno ci ho provato..."
Forse la terza via esiste, ma ancora non l'ho scovata e intanto vado avanti a sbattere il naso da un muro all'altro, come una pallina da flipper, e tra un rimbalzo e l'altro me ne vado pian piano verso la mia meta e rido, e rido. e rido.
Forse a voi non sembrerà possibile, ma credetemi, io sono contento perché so che ci ho sempre provato (e tutto sommato qualcosa mi è pure riuscito! :-) ) e questo mi basta.
IO NON GETTO LA SPUGNA. Col cazzo che riuscite a cavarmi dai maroni!
ahah.
Beh, non mi resta che augurare a tutti un buon inizio!

Nessun commento:

to let