23.12.07

Accadde domani

Natale in casa Rizzi 2006.

L'Ante-vigilia

Io ero ancora a Bologna, pronto per partire alla volta di Sambo.
Sull'autobus, stracomo di gente che le corriere del mattino che portano giù gli studenti da Roncà-Sangio-Montecchia gli fanno un baffo, mi squilla il cellulare. Dopo un'abbondanti cinque minuti passati a trafficare con lo zaino, la tracolla, la tasca del tipo vicino a me, le mie borse, l eborse delle signore che mi stavano davanti e chi più ne ha più ne metta, riesco a prendere in mano il mio telefono, vedo chemi sta chiamando un numero sconosciuto, ma che riesco a localizzare come un numero di San Bonifacio, quindi pigio il testino verde e rispondo.
Dall'altro capo della linea, mio padre: "hey, allora, quando torni...ecc ecc...?"
"Uhm, io sto andando in stazione ora, ci sentiamo dopo, quando sono partito...ma da dove mi chiami? è il numero dello zio, questo?"
"No, no, perché? sono a casa..."
"Ah, vabbè..."
Viaggio tutto tranquillo, nei limit del possibile sulla Bologna-Brennero il 23 dicembre.
Arrivo in quel di San Bonifacio, entro in casa e provo a chiamarmi sul cellulare dal telefono di casa: si scopre che alla nostra linea non corrisponde più il nostro soltio numero ma un altro numero, chissà quale...
Tra un bagolo e l'altro alle 15 del 23 dicembre, riusciamo a scoprire a chi corrisponde il numero, in realtà, e metterci in contatto con la famiglia attraverso un giro incredibile di telefonate (questi sono i pochissimi momenti in cui ringrazi dio di abitare in un posto così piccolo che riesci ad ottenere il numero di cellulare di chiunque in sole 5 mosse!). L'altra famigliola ci dice che in effetti loro sono due giorni che hanno il telefono muto e hanno fatto la segnalazione ad Infostrada, il loro operatore, e che tutto dovrebbe sistemarsi, hanno solo scambiato il doppino al terminale, ma hanno già inoltrato la segnalazione e il tecnico si è già avviato.

Ore 17,30.

Squilla il telefono di casa. è il tecnico che mi dice di essere sul posto e che ora scambierà i doppini e rimetterà in linea correttamente le prese.
"Oh, sia lodato dio!" rispondo io "Guardi, ci mancava solo questa storia, la vigilia di Natale! Ma quindi ora scambia i due doppini e riattiva anche la nostra linea, giusto?"
"Uhm..." risponde lui un po' perplesso "veramente qui dalla Telecom mi hanno segnalato solo un numero da controllare, che è questo che ho chiamato, e devo operare solo su questo...comuqnue, guardi, in queste settimane hanno fatto un sacco di macelli in giro, pensi un po' che è successa la stessa cosa ad un mio caro amico, Angero, quello che ha il negozio di ricambi auto..."
"Ah, ma dai! Angero, certo, certo! conosco molto bene, sono un caro amico del figlio, abbiamo la stessa età, eravamo a scuola assieme!"
"Ah, ma dai? lo conosce? EH, com'è piccolo il mondo...beh, anche a loro gli avevano scambiato la linea del negozio e può figurarsi sotto Natale che problemi non hanno avuto..."
"Eh, immagino si, si figuri noi, il giorno prima della Vigilia!"
"Beh, senta...io anche se non ho ricevuto nessun -via a procedere- dalla Telecom, il scambio e riattivo anche il vostro, che tanto sono già qui e non mi costa nulla, qual è il suo numero?"
"045....beh...grazie, grazie davvero!!!"

Dettaglio: Come operatore abbiamo Infostrada, la quale noleggia la gestione del doppino solo fino alla centralina, perché Telecom si è riservata la gestione esclusiva degli allacciamenti e degli ultimi 10/20 metri di doppino, conclusione? Per un problema come il nostro ci dovevamo rivolgere alla Infostrada che inoltrava la questione alla Telecom che inviava il tecnico in loco...


Dopo quella telefonata, il telefono è diventato completamente muto, internet si è disconnesso ed è stato l'inizio della fine. Dopo un po' di ore, chiamo dal cellulare il servizio Infostrada e dopo una buona mezz'ora di telefonata riesco a parlare con un operatore che mi dice che in effetti gli risulta che il disservizio legato al nostro numero è segnalato già dal 22 mattina alle 9.05 però non risulta ancora inoltrato alla Telecom, quindi provvederà subito.
Quello fu l'ultimo istante in cui riuscii a parlare con qualcuno: da quel momento in poi, che io usassi il mio cellulare, quello di mio padre o quello di mia madre, una voce pre-registrata mi avvertiva che il disservizio segnalato era in fase di soluzione e che saremmo stati ricontattati al più presto. Rabbia e fastidio.


La Vigilia.

Mi alzo per orari decenti (saranno stete le nove, non più tardi) e me ne vado bel bello in cucina a fare colazione, dove trovo mia madre che cucina.
"Allora, tuo marito è fuori?" le chiedo.
"è andato a prendere Crlo in aeroporto a Bergamo che arriva alle 9.30 da Bruxelles..."
"Ah, bene, speriamo che non ci siano problemi perché senza telefono sarà un po' un casino in sti giorni..."
Detto fatto: squilla il mio cellulare. -Parents-
"Hey, dimmi papà!"
"Eh, io sono qui, ma hanno messo l'aereo di Carlo in ritardo di due ore...prova a sentirlo, chiamalo e senti se sa qualcosa..."
Ma io avevo praticamente sputtanato tutti i soldi il giorno prima a chiamare l'Infostrada e proprio una chiamata Italia-Belgio da cellulare a cellulare non sarei mai riuscito a farla. Poco dopo mi arriva un sms del fratello che dice grosso modo: "Ci hanno già fatto fare il check-in e siamo qui ammassati davanti al gate, però sembra che per ora ci sia qualche problema, perchè non rispondete, non c'è nessuno a casa?"
Ma il telefono di casa non squilla, non funziona...gli rispondo di farmi sapere appena partiva che lo avrei detto al padre e poi mi rimetto a cainare contro l'Infostrada.

Ore 12.

Carlo Bruxelles: "Qui ci hanno detto che è da ieri sera che non atterano aerei a causa della nebbia e quindi non ci sono nemmeno per partire, ci fanno uscire a piccoli gruppi, recuperare il bagaglio e ci rimobrseranno il biglietto, guardatemi se mi trovate un treno da Charleroi a Parigi o un volo dal National..."
Leggo il messaggio e penso...guardatemi DOVE?!?
Andrea: "Caro fratello, lì non ci sono gli aerei, qui non c'è il telefono, non c'è internet e tuo padre è a Orio-al-Serio convinto che tu stia arrivando, corri in stazione che di solito c'è un treno ogni ora per Parigi..."
Torna il padre da Bergamo, distrutto e si svacca sul divano.

Ore 16.

Carlo Bruxelles: "Sono tornato in città, mi fermo a fare la notte con Xavier e ho preso un biglietto per il Taliss (?) da Brx a Pg e poi il TGV da Parigi a Milano, arrivo alle 22, mi venite a prendere?"
Andrea: "Va bene, a domani! Buon Natale"

Natale.

Carlo Brx: "Sono partito, sono in viaggio, sto morendo di fame già adesso, ci sentiamo dopo!"

Ore 12.45
Chiamata da Carlo Brx.
"Hey, allora, Buon Natale, sei arrivato a Parigi? Ora, alle 14 hai il TGV?"
"Si, senti, Andrea, una cosa...sul Taliss mi hanno rubato lo zaino...avevo dentro il pc, tutte delle cose: libri, regali, pangrì...tutto, ora sto firmando la denuncia qui alla Polfer francese...dillo a i tuoi, ci sentiamo dopo."
MERDA!

"Mamma, siediti, per favore..."
"Oddio, cos'è successo?!"
"Mmmm...a Carlo hanno rubato lo zaino sul treno...ora è a Parigi, tra un'ora riparte..."

Vi lascio immaginare la scena!

Niente telefono, niente famiglia riunita, niente più zaino.

Buon Natale!


Epilogo: fortunatamente il buon Carlo non ebbe più intoppi e giunse con ritardo di solo 45 minuti in Centrale a Milano dove eravamo il padre ed io ad aspettarlo e alle 23.59 del 25/12/2006 riuscì a varcare l'ingresso di casa. Bel Natale di merda, as usual! Per quanto riguarda il telefono, solo il 27 riuscii a famri mettere in contatto con un operatore che insultai fino alla morte e minacciai violentemente, dandogli un utlimatum: "Se entro 4 ore il mio telefono non funziona, vi distruggo con una causa per inadempimento contrattuale, danni morali e materiali e via dicendo..." Sarà stata fatalità, sarà stato che il centralinista sembrava un poverino un po' impaurito...ma comunque dopo solo due ore riavemmo la nostra linea telefonica perfettamente funzionante.

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